Coppia di poltrone Elettra, BBPR, Arflex, 1970 circa

La poltrona Elettra, disegnata da B.B.P.R. per Arflex, ha una struttura in tubolare e multistrato di pioppo nero, un’imbottitura in poliuretano sagomato a densità differenziata e fibra di poliestere, molleggio su cinghie elastiche, e un rivestimento completamente sfoderabile in tessuto o pelle fissa. B.B.P.R. sono Gian Luigi Banfi, Ludovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers che, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano, fondano negli anni Trenta uno studio che realizza principalmente progetti urbanistici sulla scia del Razionalismo e della lezione del maestro Le Corbusier. Durante la guerra Banfi e Belgiojoso saranno deportati nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen, da cui il primo non farà più ritorno, ma il gruppo non cambierà mai nome. Tra i numerosi edifici pubblici e privati progettati dallo studio, spicca (anche in altezza!) la celebre Torre Velasca di Milano.
All’inizio degli anni Cinquanta B.B.P.R. progetta per Arflex la prima serie di mobili destinati a spazi pubblici come sale d’attesa e uffici. Tra questi, la poltrona Elettra, che unisce in sé la modernità del design di tipo funzionalista e i materiali utilizzati, come il tubolare e la gommapiuma.

Descrizione

Coppia di poltrone Elettra, BBPR, Arflex, 1970 circa
Coppia di poltrone Elettra, BBPR, Arflex, 1970 circa
Larghezza 61 cm
Profondità 74 cm
Altezza 70 cm
Coppia di poltrone Elettra, BBPR, Arflex, 1970 circa